5 errori fatali da evitare quando vendi casa da privato

Evitare di rivolgersi a delle agenzie quando si vuole vendere casa ha i suoi vantaggi, ovviamente. Intanto si evitano i costi delle provvigioni per l’intermediazione, che vanno dal 2% al 5% a seconda della zona di riferimento e delle dimensioni della vendita. Inoltre si ha la totale libertà decisionale circa il prezzo di vendita e la trattativa.
Sembrerebbe tutto perfetto, se non fosse che tutta questa libertà potrebbe lasciarvi disorientati. Il rovescio della medaglia è che facendo tutto autonomamente potreste incappare in errori banalissimi ma che potrebbero mandare in fumo la vostra operazione di vendita. È proprio per questo che abbiamo deciso di riassumere in un articolo i 5 errori fatali da evitare quando vendi casa da privato!
- Proporre la vendita a un prezzo superiore a quello di mercato
Avendo piena libertà di scelta, sempre meglio vendere a un prezzo più alto di quello di mercato, anche perché si fa sempre in tempo ad abbassare, giusto? Sbagliato. Chi vuole comprare casa ha visitato sicuramente più di un annuncio e si è fatto un’idea dell’andamento e del prezzo di mercato. La prima reazione davanti a un prezzo poco consono è quella di passare all’annuncio successivo: proprio quello che non vogliamo. È sempre meglio vendere al prezzo giusto che non vendere affatto!
2. Perdere l’attenzione per la gestione della vendita
Il vostro annuncio è stato visitato proprio dalle persone giuste e ora avete molti messaggi di potenziali acquirenti che vogliono visitare il vostro immobile. Siete arrivati alla parte conclusiva della vendita, il difficile è passato, godetevi questo momento. Ma non troppo! In questa fase, infatti, è importantissimo mantenere alta l’attenzione ed essere più disponibili possibile per coloro che sono interessati all’acquisto della vostra casa, aver cura di loro vi ripagherà. Ricordarsi tutto a memoria è difficilissimo, perciò, se avete caricato un annuncio su Weproperties, controllate le mail provenienti dalla piattaforma e cercate di rispondere rapidamente a chi vi contatterà. Una volta che vi sarete accordati per una visita della proprietà, prendetene nota su un calendario dove potrete tenere sempre tutti i vostri impegni sotto controllo.
- Non rendere l’immobile presentabile
Con ogni probabilità, chi vuole acquistare la vostra proprietà ha un progetto in mente, ed è altrettanto probabile che questo progetto sia piuttosto lontano da come voi avete progettato o arredato la casa che volete vendere. Tuttavia è importante tenere a mente che i vostri potenziali acquirenti stanno provando quello che avete provato voi quando avete acquistato un immobile. Ricordate che passo importante è stato? Quante emozioni avete provato, tutte insieme? Quanti dubbi avevate? Vedere che questa casa è già il vostro rifugio, il vostro luogo sicuro e accogliente, li metterà in condizione di immaginare il loro personale progetto proprio fra quelle mura. Fate in modo che chi viene a farvi visita si senta a casa fin dal primo momento!
- Non avere tutta la documentazione disponibile
Vendere un immobile da privati significa anche procurarsi tutta la documentazione necessaria da soli. Partiamo dal primo documento, senza il quale non potrete neanche pubblicare l’annuncio: stiamo parlando dell’APE, l’attestazione di prestazione energetica, che segnala la classe energetica del vostro immobile. Senza questo documento non si può vendere casa, e nemmeno pubblicare un annuncio, per questo è fondamentale che sia il primo documento a essere portato al rogito.
A questo punto parliamo del documento più importante (e anche più complicato da redigere). Si tratta dell’atto di compravendita, il quale deve prevedere necessariamente:
- i dati catastali come riportati al Catasto;
- la certificazione di avvenuto deposito della planimetria al Catasto;
- la corrispondenza tra intestazione catastale e risultanze nei Registri Immobiliari;
- la dichiarazione di conformità, allo stato di fatto, dei dati catastali e della planimetria. L’attestazione di conformità può eventualmente essere rilasciata da un tecnico abilitato alla presentazione degli atti di aggiornamento catastale, come il geometra. In assenza di questa conformità, l’atto sarà considerato nullo.
Poi c’è il certificato di agibilità, un documento rilasciato dal comune, che attesta il rispetto degli standard igienico-sanitari e di sicurezza dell’immobile, anche se questo documento è necessario solo per le proprietà costruite dopo il 30 giugno 2003.
Questi sono solo i documenti più importanti ma per concludere la vendita te ne occorreranno anche altri.
- Cercare di forzare la chiusura della vendita e non essere disposti a fare la minima trattativa
Anche se vi preme chiudere il prima possibile, mostratevi disponibili a una piccola trattativa. Se vi si richiede di fare un piccolo lavoro, come ritinteggiare le pareti, investite un po’ del vostro tempo o destinate una piccola somma a questo scopo. Con un acquirente meglio disposto, la trattativa si avvierà tranquillamente verso una felice conclusione.
Sapevate che Weproperties mostra il vostro annuncio proprio alle persone che sono interessate all’acquisto di una proprietà come la vostra, esattamente a chi sta cercando proprio nella zona dove volete vendere? Ti basterà registrarti, caricare un annuncio e poi attivare uno dei pacchetti Weproperties. Se scegli il pacchetto WETOP potremmo occuparci noi di tutto: dalle foto e i video per il tuo annuncio, alla valutazione dell’immobile e la ricerca della documentazione necessaria. Potremmo fornirvi persino un servizio di home staging o di ristrutturazione, oltre a mettervi in contatto con il vostro acquirente ideale, naturalmente.